Si verifica uno stato di malignità ipercoagulabile o protrombotico a causa della capacità delle cellule tumorali di attivare il sistema di coagulazione. È stato stimato che l'ipercoagulazione rappresenta una percentuale significativa di mortalità e morbilità nei pazienti oncologici.
Il cancro provoca ipercoagulabilità?
Il cancro può conferire uno stato protrombotico o ipercoagulabile attraverso un equilibrio alterato tra il sistema della coagulazione e quello fibrinolitico, che può essere correlato alla prognosi e al trattamento a lungo termine.
Perché il cancro è uno stato protrombotico?
I pazienti con tumore maligno hanno uno stato protrombotico a causa della capacità di quasi tutti i tipi di cellule tumorali di attivare il sistema di coagulazione.
Perché il cancro è un fattore di rischio per la trombosi?
I pazienti oncologici hanno un rischio significativamente più elevato di sviluppare TEV rispetto ai pazienti non oncologici. Ciò è dovuto a una combinazione di fattori correlati al cancro, al trattamento e al paziente. La fisiopatologia della trombosi associata al cancro è multifattoriale e poco conosciuta.
In che modo il cancro influisce sulla coagulazione?
Il cancro favorisce l'attivazione della coagulazione del sangue con la comparsa di uno stato di ipercoagulabilità o DIC cronico in questi pazienti. Anomalie in uno o più test di coagulazione sono comuni nei pazienti oncologici, anche senza manifestazioni trombotiche e/o emorragiche conclamate.