Wabi-sabi fu portato al suo apogeo, nel XVI secolo, da Sen no Rikyu. Figlio di un mercante e allievo di Murata Juko, Rikyu iniziò il suo servizio come maestro del tè presso Oda Nobunaga. Alla morte di Nobunaga, Rikyu è entrato alle dipendenze del suo successore, Toyotomi Hideyoshi.
Chi ha inventato il wabi-sabi?
Con radici nel buddismo zen cinese, la storia del wabi-sabi può essere fatta risalire a una leggenda giapponese del XVI secolo su Sen no Rikyu e il suo maestro del tè, Takeeno Joo. La storia racconta come, su richiesta del suo maestro, Rikyu pulisse e rastrellò il giardino alla perfezione.
Da dove viene wabi-sabi?
Le radici di wabi sabi provengono da gli insegnamenti buddisti dei “Tre segni dell'esistenza”Il primo insegnamento è quello di abbracciare l'impermanenza; un principio osservato nelle feste giapponesi relative alla bellezza transitoria delle stagioni, come quelle che celebrano hanami (fiori di ciliegio) e koyo (foglie autunnali).
Quando è emerso wabi-sabi?
Wabi-sabi emerse intorno al 14~15° secolo, durante il quale il Giappone stava attraversando drastici cambiamenti economici/sociali.
Qual è la filosofia giapponese del wabi-sabi?
Wabi sabi è una antica filosofia estetica radicata nel Buddismo Zen, in particolare la cerimonia del tè, un rituale di purezza e semplicità in cui i maestri pregiavano ciotole fatte a mano e di forma irregolare, con sm alto irregolare, crepe e una bellezza perversa nella loro deliberata imperfezione.