Il Shramana Shramana Śramaṇa (sanscrito: श्रमण; Pali: samaṇa, tamil: Samanam) significa " colui che lavora, fatica o si esercita (per qualche scopo religioso o superiore)" o "cercatore, colui che compie atti di austerità, ascetico". https://en.wikipedia.org › wiki › Śramaṇa
Śramaṇa - Wikipedia
movimento era un movimento non vedico parallelo all'induismo vedico Induismo vedico La prima età vedica è storicamente datata alla seconda metà del secondo millennio a. C. Storicamente, dopo il crollo della civiltà della valle dell'Indo, avvenuto intorno al 1900 a. C., gruppi di popoli indo-ariani emigrarono nell'India nord-occidentale e iniziarono ad abitare la valle dell'Indo settentrionale.https://en.wikipedia.org › wiki › Periodo_vedico
Periodo vedico - Wikipedia
nell'antica India. La tradizione Shramana diede origine al giainismo, al buddismo e allo yoga, ed era responsabile dei concetti correlati di saṃsāra (il ciclo di nascita e morte) e moksha (liberazione da quel ciclo).
Cos'è la tradizione sramana?
Sramana, che significa "cercatore", era una tradizione che iniziò intorno all'800-600 a. C. quando nuovi gruppi filosofici, che credevano in un percorso più austero verso la libertà spirituale, rifiutarono il autorità dei bramini (i sacerdoti dell'induismo vedico).
Cos'è la tradizione brahmanica e shramanica?
Brahmanesimo, basato sulla gerarchia di casta e genere, dominato su altre tradizioni, che potrebbero essere tutte chiamate collettivamente Shramanesimo. Queste tradizioni, come Nath, Tantra, Siddha, Shaiva, Siddhanta e Bhakti, avevano valori più inclusivi. … Anche il buddismo e il giainismo non hanno una gerarchia di caste.
Shramana è un prete di alto rango?
Parivrajaka – Rinunciante e Vagabondo. Shramana – Sacerdote con uno status elevato. Upasaka – Seguace laico del buddismo.
Quale tradizione spirituale indiana pratica la non violenza estrema?
Ahimsa (sanscrito: अहिंसा, IAST: ahiṃsā, lett. 'nonviolenza'; pronuncia Pali: [avihiṃsā]), è un antico principio indiano di non violenza che si applica a tutti esseri viventi. È una virtù chiave nelle religioni dhārmiche: giainismo, buddismo, induismo e sikhismo.